Chiesa Arcipretale Parrocchiale di S. Giuliana

Descrizione fatta dai Tecnici Parrocchiali nel 2009

L'edificio è ubicato nella frazione di Pieve di Curtarolo sul fondo della via intitolata a Padre Bernardo Longo. E' censita al Catasto al fg. 3 mappali 431-432-433-434-435 e al N.C.E.U. al fg. 3 Part. A e B. E' insistente al P.R.G. vigente in Z.T.O. F "aree per attrezzature di interesse comune".

Trattasi di una costruzione a pianta rettangolare con navata unica, disposta con l'asse principale allungato verso est-ovest. La lunghezza della navata è di 30 metri, completa dell'abside,  tale da determinare una lunghezza di 40 metri, mentre la sua larghezza è di 11 metri. L'abside  sul lato ovest e contiene l'altare principale.

Lateralmente e da ambo i lati sono disposti tre altari, cosi dedicati (a partire da sinistra entrando e dal fondo), il primo, alla Madonna del Carmine, il secondo a Sant'Antonio. A destra (dal fondo) S. Giuseppe, Padre Leopoldo e S. Andrea. La Chiesa, della quale non si conosce la data precisa di impianto, ma dovrebbe essere della seconda metà del 1500, E' stata oggetto di ampliamento con tempi e modalità diverse.

Originariamente era più bassa. E' stata oggetto di un primo intervento di ampliamento intorno alla seconda metà del 1600, poi allungata la facciata di circa 10 metri verso est. (Originariamente la lunghezza era di 20 metri). Sono leggibili i segni tra la prima e la seconda costruzione all'altezza della 3' coppia di lesene (a partire dall'abside) e sul sottotetto. L'ampliamento risale al 1902.

La copertura è a due falde sulla navata, a forma circolare allungata sull'abside. Da un sopraluogo effettuato sul vano di sottotetto si è potuto rilevare una struttura costruita da capriate di due tipi distinti tra il primo e il secondo impianto. Le prime sono di tipo "palladiano" a doppia catena mentre le seconde in corrispondenza dell'ampliamento, sono di tipo a catena semplice. Diverso è anche il tipo del legno. Da capriata a capriata sono poi disposti i morali nel senso della lunghezza, quindi un'altra orditura di listelli posati nel senso opposto sormontati da tavelle di cotto e successivo manto di copertura in coppi. Dai listelli poi risulta agganciato il controsoffitto in gesso aggrappato su arelle applicate ad una orditura di travi secondarie. Quest'ultimo restituisce il soffitto visibile dall'interno della chiesa con volta a botte affrescato e stuccato con elementi ornamentali.

Nel 2001, è stata effettuata un'opera di ristrutturazione importante partendo principalmente dalla copertura danneggiata nel tempo da infiltrazioni d'acqua tali da rendere pericolosa la struttura ed estesa poi a tutto l'edificio. L'opera di recupero e consolidamento ha portato all'esecuzione dei seguenti lavori. Rifacimento della copertura tramite la rimozione dei coppi e delle tavelle danneggiate e loro sostituzione con coppo "possagno" della stessa foggia dell'esistente, fissato con ganci alla struttura sottostante. Sono stati sostituiti i listelli danneggiati con altri delle stesse dimensioni. Su tutto l'edificio invece è stato eseguito un restauro complessivo, che a partire dal consolidamento della fondazione nel punto di aggancio dell'ampliamento è stato esteso alla struttura in generale. Infatti sono stati demoliti gli intonaci a base di cemento e con molti rattoppi eseguiti nel tempo deumidificata la muratura portante dell'edificio ed eseguito il loro rifacimento dell'intonaco con altro di tipo traspirante a base di coccio pesto e calce naturale, con finitura ad intonachino su tutte le superfici tranne la facciata principale, trattata con marmorino.

E' stato poi effettuato un lavoro di pulitura e consolidamento su tutti i materiali lapidei nonchè sulle statue di facciata come predisposto dalla Soprintendenza B.B.A.A. del Veneto. Sono stati effettuati lavori di ristrutturazione interna agli spazi e agli arredi nonchè la sistemazione del piazzale antistante e del marciapiede, in modo da restituire l'opera completa anche sotto il profilo qualitativo.